Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Sua Santità il Patriarca Kirill incontra il Primate della Chiesa ortodossa serba Servizio di comunicazione del DECR, 15.03.2024. Il 15 marzo 2024 si è svolto presso la Residenza Patriarcale e Sinodale del Monastero di San Daniele di Mosca l " incontro tra Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e Sua Santità il Patriarca di Serbia Porfirije. Sua Santità il Patriarca di Serbia Porfirije era arrivato a Mosca per partecipare ai funerali e alla sepoltura del rappresentante del Patriarca di Serbia presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, il rettore della Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo alle Porte di Yauza , che funge da chiesa di rappresentanza (metochion) della Chiesa ortodossa serba a Mosca, il vescovo di Moravica Antonij. Il vescovo Antonij si è riposato nel Signore l " 11 marzo 2024. A nome della Chiesa ortodossa russa erano presenti all " incontro il metropolita di Volokolamsk Antonij, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, e l " arciprete Nikolaj Balashov, consigliere del patriarca di Mosca e di tutta la Rus’. La Chiesa ortodossa serba era rappresentata anche dal vescovo di Baka Irinej. Prima dell " inizio dell " incontro i primati hanno visitato la chiesa domestica della residenza patriarcale. Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, nel salutare il capo della Chiesa ortodossa serba e nel porgere i suoi più sinceri auguri, ha sottolineato che in passato i rappresentanti delle due Chiese hanno mantenuto fermamente una posizione comune: " Nelle persone dei rappresentanti della Chiesa serba abbiamo sempre avuto i fratelli più affidabili. E se per la grazia di Dio abbiamo ottenuto qualche successo, ciò è avvenuto sempre con la partecipazione dei nostri fratelli della Chiesa di Serbia. Per questo ricordiamo sempre con ringraziamento la nostra reciproca collaborazione.”

http://mospat.ru/it/news/91532/

Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Sul Dipartimento Nozioni storiche Contatti Documenti Archivio Analisi Notizie Il Patriarca Il Presidente del Dipartimento Reti sociali Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Home page Notizie Ha avuto luogo l " intronizzazione del Primate della… Ha avuto luogo l " intronizzazione del Primate della Chiesa autonoma giapponese Servizio di comunicazione del Decr, 22.10.2023.  Il 22 ottobre 2023, Domenica XX dopo Pentecoste, nella cattedrale della Risurrezione di Cristo a Tokyo, ha avuto luogo l’intronizzazione del neoeletto Primate della Chiesa ortodossa autonoma giapponese, l’Arcivescovo di Tokyo, il Metropolita di tutto il Giappone Serafim. Sulla benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’, come rappresentante della Chiesa ortodossa russa che nel 1970 ha concesso l’autonomia alla Chiesa giapponese, all’evento solenne ha partecipato il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (DECR) del Patriarcato di Mosca, il metropolita Antonij di Volokolamsk. Durante la Divina liturgia, con il metropolita Serafim e il metropolita Antonij hanno concelebrato i chierici arrivati a Tokyo da tutte le parrocchie del Giappone. Fra i fedeli in chiesa, c’erano anche l’incaricato ad interim d’affari della Russia in Giappone G. A. Ovechko, numerosi ospiti e i parrocchiani. La liturgia è stata celebrata in giapponese, paleoslavo e inglese. Durante il piccolo ingresso, il cancelliere della Chiesa ortodossa giapponese, l’arciprete Mark Koyke ha letto la decisione del Concilio della Chiesa ortodossa autonoma giapponese del 28 settembre 2023 sull’elezione dell’arcivescovo Serafim di Sendaya come Arcivescovo di Tokyo e Metropolita di tutto il Giappone. Il metropolita Antonij di Volokolamsk ha letto il Decreto di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ sull’approvazione canonica dell’avvenuta elezione.

http://mospat.ru/it/news/90916/

Sua Santità il Patriarca Kirill incontra il Primate della Chiesa ortodossa serba 15.03.2024 Presidente del Dipartimento Il Presidente del Decr è arrivato in India 22.02.2024 Nel  15° anniversario dell " intronizzazione di Sua Santità il Patriarca Kirill, è stata celebrata una liturgia solenne nella Cattedrale di Cristo Salvatore 01.02.2024 Il Presidente del DECR ha incontrato il Primate della Chiesa ortodossa di Antiochia 30.01.2024 Il Presidente del DECR ha incontrato un rappresentante della Chiesa d’Inghilterra 28.03.2024 Il metropolita Antonij di Volokolamsk ha incontrato i rappresentanti della Chiesa copta 28.03.2024 Sua Santità il Patriarca Kirill incontra il Primate della Chiesa ortodossa serba 15.03.2024 Sua Santità il Patriarca di Serbia Profirije è arrivato a Mosca 15.03.2024 Si è conclusa la visita del Presidente del DECR in Libano 11.03.2024 Il Presidente del DECR ha visitato la metropolia dei Monti Libanesi 10.03.2024 Il metropolita Antonij di Volokolamsk ha incontrato il Primate della Chiesa malankarese 27.02.2024 Il metropolita Antonij ha partecipato alle celebrazioni del 1950° anniversario del martirio di San Tommaso in India 26.02.2024 Ha avuto luogo l’incontro tra il presidente del Decr e i rappresentanti della Chiesa dell " India responsabili dei rapporti con la Chiesa ortodossa russa. 25.02.2024 Il metropolita Antonij incontra il nuovo Primate della Chiesa cattolica siro-malabarese 24.02.2024 Il metropolita Antonij di Volokolamsk partecipa ai festeggiamenti nel seminario di Kottayam. 24.02.2024 Il metropolita Antonij è intervenuto durante la riunione del Sinodo della Chiesa dell " India 24.02.2024 Il Presidente del Decr è arrivato in India 22.02.2024 Nel  15° anniversario dell " intronizzazione di Sua Santità il Patriarca Kirill, è stata celebrata una liturgia solenne nella Cattedrale di Cristo Salvatore 01.02.2024 Il Presidente del DECR ha incontrato il Primate della Chiesa ortodossa di Antiochia 30.01.2024 Il Presidente del DECR ha incontrato un rappresentante della Chiesa d’Inghilterra 28.03.2024

http://mospat.ru/it/news/91196/

Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Sul Dipartimento Nozioni storiche Contatti Documenti Archivio Analisi Notizie Il Patriarca Il Presidente del Dipartimento Reti sociali Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Home page Notizie Commento del metropolita Antonij di Volokolam… Commento del metropolita Antonij di Volokolamsk sull " adozione del documento “La guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea” da parte del CEC Servizio di comunicazione del Decr, 08.09.2022. Il metropolita Antonij di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, capo della delegazione della Chiesa ortodossa russa all " XI Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese a Karlsruhe (Germania), ha commentato l " adozione del documento “La guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea” del CEC. La delegazione della Chiesa ortodossa russa non ha potuto sostenere con il proprio voto il documento adottato dall " Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese “Guerra in Ucraina, pace e giustizia nella regione europea”. Allo stesso tempo, guardiamo con cauto ottimismo alla posizione del Consiglio ecumenico delle Chiese, che, durante la sua riflessione sul documento dedicato al conflitto ucraino, nonostante pressioni politiche senza precedenti (compresi gli appelli ad escludere la Chiesa russa dal CEC, contenuti nel discorso del Presidente della Repubblica Federale di Germania F.-W. Steinmeier e nelle dichiarazioni di altre personalità), si è astenuto dal formulare qualsiasi accusa contro la Chiesa ortodossa russa e ha riconosciuto l " importanza della vasta missione umanitaria che essa svolge a favore dei profughi e delle vittime del conflitto con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’.

http://mospat.ru/it/news/89613/

Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Discorso del Patriarca Kirill Il 1 dicembre 2017 il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin si è rivolto ai partecipanti all " incontro del Concilio dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa. Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e Tutta la Rus’ ha risposto al Capo dello Stato. Egregio Vladimir Vladimirovich! Venerati Fratelli nell’episcopato! Oggi commemoriamo un evento storico: il Capo dello Stato russo visita il Concilio episcopale giubilare, dedicato al centenario della restaurazione del Patriarcato nella nostra Chiesa. Un Concilio che pone e risolve questioni di attualità molto importanti relative alla vita spirituale dell’uomo, al suo benessere, alla sua salute morale ed etica. Un Concilio che non evita di affrontare argomenti complessi, compresi quelli legati alla nostra storia. Spero vivamente che le decisioni di questo Concilio aiuteranno la nostra Chiesa, in dialogo con la società, ad andare avanti e a contribuire alla risoluzione dei problemi che le persone devono affrontare ai nostri giorni. Nell " anno del 100° anniversario dei noti eventi rivoluzionari è impossibile evitare l " analisi del passato, e in questa occasione, in cui nella sala del Concilio della Chiesa insieme a noi c’è il Capo dello Stato, vorrei dire qualche parola circa il difficile percorso dello sviluppo delle relazioni Chiesa-Stato. Nella Russia zarista, la Chiesa era una Chiesa statale, a capo di essa c’era l’imperatore, ed era governata da un " amministrazione burocratica, chiamata Procuratura generale del Santo Sinodo Governante. Alla vigilia della rivoluzione, le migliori menti, sia della Chiesa che dello Stato, hanno iniziato a riflettere sul ruolo della Chiesa nella società russa e su cosa occorresse fare per rendere questo ruolo più evidente. In un momento molto difficile, circa un anno prima della rivoluzione del 1905, l " allora primo ministro Witte si rivolse all’imperatore con un memorandum, in cui indicava che una delle ragioni della perdita dell " influenza della Chiesa sul popolo consisteva nel fatto che tra la Chiesa e il più alto potere statale, tra la Chiesa e il popolo c’era come uno strato burocratico, riferendosi alla istituzione statale burocratica. In effetti, non c " era un dialogo diretto tra la Chiesa e il più alto potere statale, e senza l " intervento dello Stato non esisteva un dialogo diretto tra la Chiesa e l " intera società.

http://mospat.ru/it/news/47928/

Però – lo voglio sottolineare – la Chiesa russa non è responsabile di questa rottura. Purtroppo, molto spesso la crisi ecclesiale ucraina viene presentata come un conflitto di giurisdizione fra le due Chiese. Ma una tale interpretazione è completamente sbagliata. Il Patriarca di Costantinopoli e il suo Sinodo non hanno semplicemente istituito la loro giurisdizione in Ucraina, ma hanno fatto qualcosa incompatibile con l’ecclesiologia ortodossa. Il metropolita Onufrij di Kyiv e di tutta l’Ucraina e più di 100 vescovi della Chiesa ortodossa ucraina sono stati improvvisamente dichiarati non canonici che illecitamente e quelli che “si attribuiscono illegalmente” i loro titoli. Allo stesso tempo, il Patriarca di Costantinopoli ha dichiarato l’unica Chiesa canonica in Ucraina un gruppo degli scismatici non pentiti che si erano separati dalla Chiesa ortodossa ucraina e litigavano contro essa. Così, con un semplice tratto di penna la Chiesa in Ucraina e la struttura scismatica in questo paese “si sono scambiati i posti”. Forse, una cosa del genere è possibile nella fantasia di qualcuno, ma non nella Chiesa ortodossa. Vorrei ripetere: la Chiesa russa non è responsabile della rottura della comunione fra le nostre Chiese. Anzi, il Patriarca di Costantinopoli stesso ha rotto la comunione con la Chiesa ortodossa ucraina perché, secondo lui, una tale Chiesa non esiste più. Si può immaginare che il Patriarca di Costantinopoli inviti il metropolita Onufrij di Kyiv e di tutta l’Ucraina a concelebrare? Da parte nostra, siamo stati costretti a rompere la comunione con la Chiesa di Costantinopoli, seguendo le regole canoniche secondo cui colui che entra in comunione con uno scomunicato, a sua volta viene scomunicato. Non perdiamo la speranza che la comunione fra le nostre Chiese sarà ristabilità. Ma per fare questo bisogna che Sua Santità il Patriarca Bartolomeo rinunci agli atti che non solo trasgrediscono i canoni, ma negano l’ecclesiologia ortodossa stessa.  – Negli anni del Presidente Poroscenko ho visitato l’Ucraina e le comunità che avevano sofferto la cattura delle chiese. Il video di queste catture mi ha molto sconvolto. I conflitti fra le comunità, le percosse del clero e dei fedeli erano orribili. Qual’è la situazione sotto il Presidente Zelenskij? Il numero dei conflitti è diminuito?

http://mospat.ru/it/news/87095/

In marzo la Commissione sulla cooperazione internazionale del Consiglio per la cooperazione con le associazioni religiose presso la Presidenza della Federazione Russa ha adottato la decisione di creare un gruppo di lavoro che coordinerà le iniziative delle comunità religiose russe sull’aiuto alla popolazione siriana. Le comunità cristiane e musulmane, tra cui la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana, uniranno gli sforzi per il coordinamento della raccolta dei fondi, di cui ha bisogno la popolazione siriana sofferente. Un luogo importante nella Dichiarazione comune del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e di Papa Francesco è l’appello per attivarsi per costruire la pace e la solidarietà sociale in Ucraina. “Sia la Chiesa ortodossa russa che la Santa Sede hanno ribadito più volte che l’unico modo per risolvere il conflitto ucraino è la realizzazione degli accordi di Minsk - ha ricordato il Patriarca. - Un presupposto importante per raggiungere la concordia interconfessionale in Ucraina è stata la dichiarazione che l’uniatismo” non è un modo che permette di ristabilire l’unità tra le Chiese e che il proselitismo in qualsiasi forma è inaccettabile nei loro rapporti. Per la prima volta nella storia tale valutazione dell’”uniatismo” e del proselitismo è stata data non solo dalla Chiesa ortodossa russa, ma anche da parte del Primate della Chiesa cattolica”. Sua Santità ha anche menzionato con gratitudine il supporto alla Chiesa ortodossa ucraina da parte della Santa Sede, espresso nella condanna dei progetti di legge N°4128 e N°4511, discriminatori rispetto alla più grande confessione cristiana dell’Ucraina. Infine, ancora un risultato positivo dell’incontro all’Avana è stato un evento senza precedenti: l’esposizione alla venerazione dei fedeli in Russia delle reliquie di San Nicola, portate a Mosca e a San Pietroburgo da Bari nel maggio-luglio 2017. “Solo grazie alla consonanza, raggiunta durante la riunione dell’Avana, è stato possibile l’arrivo in Russia delle reliquie di san Nicola che nell’arco di 930 anni non hanno mai lasciato Bari” - ha constatato il Primate della Chiesa ortodossa russa, menzionando che in due mesi della loro permanenza a Mosca e a San Pietroburgo le reliquie hanno potuto essere venerate da milioni di fedeli da Russia, Bielorussia, Moldavia e altri paesi.

http://mospat.ru/it/news/47946/

Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Chiesa ortodossa russa Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca Sul Dipartimento Nozioni storiche Contatti Documenti Archivio Analisi Notizie Il Patriarca Il Presidente del Dipartimento Reti sociali Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Home page Notizie Dichiarazione del Patriarca di Mosca e d… Dichiarazione del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus " Kirill sullo status della chiesa di Santa Sofia Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha espresso una profonda preoccupazione per i richiami di alcuni politici turchi al cambiamento dello status attuale di uno dei monumenti più importanti della cultura cristiana - la chiesa di Santa Sofia. Sono profondamente preoccupato dai richiami di alcuni politici turchi  al cambimento dello status museale della chiesa di Santa Sofia, uno dei monumenti più grandi della cultura cristiana. Questa chiesa, costruita nel VI secolo e dedicata al Cristo Salvatore, ha un significato del tutto particolare per l’Ortodossia intera. E’ particolarmente cara anche per la Chiesa ortodossa russa. Gli ambasciatori del principe Vladimir, varcando la soglia di Santa Sofia, sono stati catturati dalla sua bellezza celeste. Dopo aver sentito il loro racconto, il santo principe decise di battezzarsi e battezzò la Rus’ che, seguendo le sue orme, entrò in una nuova dimensione spirituale e storica – la civiltà cristiana. Attraverso le generazioni abbiamo ereditato l’ammirazione per le eccellenze di questa civiltà, della quale ormai anche noi facciamo parte. Uno dei suoi simboli più venerati era e rimane Santa Sofia. La sua immagine ha lasciato un’impronta nella nostra cultura e storia, ispirando i nostri costruttori a Kiev, Novgorod, Polack – tutti i centri più importanti di formazione spirituale della Rus’ antica.

http://new.mospat.ru/it/news/45498/

Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie L’arcivescovo Feofan della Corea: Le chiese russe in Corea possono diventare ponti di amicizia con la Russia La storia dell’Ortodossia in Corea risale alla fine del XIX secolo, quando su decisione del Sinodo della Chiesa ortodossa russa fu istituita la Missione ecclesiastica russa in Corea. L " arcivescovo Feofan di Corea (al secolo Aleksej Illarionovich Kim), cittadino onorario della città di Seul (2006) e il primo coreano etnico a diventare vescovo ortodosso, ha raccontato come si stanno sviluppando le parrocchie in Corea del Sud, anche sullo sfondo della crisi ucraina. – Come hanno reagito il clero e i laici della diocesi alla notizia dell’arresto del rettore della Lavra delle Grotte di Kyiv, il metropolita Pavel? Cosa pensano a proposito della persecuzione del clero della Chiesa ortodossa ucraina, della persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina da parte delle autorità ucraine? – La persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina, che avviene con il consenso e talvolta con la partecipazione delle autorità, è iniziata in Ucraina molto tempo fa. Non l " ultimo ruolo in tutto ciò è stato svolto dal Patriarcato di Costantinopoli, che ha interferito nella vita della Chiesa ortodossa russa sostenendo un gruppo scismatico in Ucraina. Le autorità stanno catturando le chiese a favore di questo gruppo scismatico, creato dalle autorità dell " Ucraina e dal Patriarcato di Costantinopoli, ed espellono i sacerdoti dalle chiese da loro costruite, dove prima celebravano le comunità della Chiesa ortodossa ucraina. Queste persecuzioni, ovviamente, hanno colpito non solo l’abate della Lavra delle Grotte di Kyiv, ma anche la maggior parte dell " episcopato, del clero e dei laici della Chiesa ortodossa ucraina. Ci sono stati massicci sequestri illegali di chiese, attacchi al clero, arresti di vescovi su pretesti inverosimili.

http://mospat.ru/it/news/90689/

Al ricevimento erano presenti anche i chierici che hanno concelebrato con Sua Santità il Patriarca Kirill durante la liturgia. Il primate della Chiesa ortodossa russa ha dato un cordiale benvenuto a Sua Santità il Catolicos Basile Mat Tommaso Matteo III, sottolineando che i rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa malankarese hanno le profonde radici storiche. “Insieme apparteniamo alla grande tradizione spirituale dell’Oriente cristiano. I rapporti fra le nostre Chiese si sono notevolmente sviluppate grazie alle personalità storiche come il metropolita Nikodim (Rotov) di Leningrado e di Novgorod e il metropolita Paolo Mar Gregorio (Varghese), uno straordinario vescovo e teologo”, ha detto Sua Santità, rivolgendosi all’illustre ospite. Il Patriarca Kirill ha ricordato che per la prima volta incontrò il metropolita Mar Gregorio nel 1968 a Uppsala, durante la IV Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese. “Già allora lui si è mostrato come un teologo straordinario e leader religioso. Mi ricordo particolarmente il suo contributo al lavoro della V Assemblea generale che ebbe luogo a Nairobi nel 1975”, ha detto Sua Santità, testimoniando che da allora i rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa malankarese hanno cominciato a svilupparsi attivamente. Sua Santità ha altamente valutato il livello delle relazioni fraterne che da sempre sono esistiti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa dell’India e ha espresso la speranza che la collaborazione bilaterale tra le due Chiese si svilupperà ulteriormente. “Apprezziamo il nostro passato comune che arricchisce reciprocamente, ma vogliamo che anche il presente e il futuro siano non meno significativi per le nostre Chiese”, ha aggiunto il Patriarca kirill. “Certamente, siamo aperti a diverse attività congiunte e vorrei ripetere il mio invito per i vostri studenti a studiare nelle nostre scuole teologiche”. Il Primate della Chiesa russa ha sottolineato anche l’alto livello dei rapporti statali tra la Russia e l’India.

http://mospat.ru/it/news/90712/

   001    002    003    004   005     006    007    008    009    010