- Ha già toccato la questione dello scambio di studenti. Ci sono futuri sacerdoti della Chiesa assira che studiano nei seminari della Chiesa russa? Il loro numero aumenterà nei prossimi anni? - Penso che il loro numero crescerà. Ad esempio, proprio ora abbiamo un sacerdote che si sta preparando per entrare nel corso di laurea in teologia presso l " Accademia Teologica di Mosca. C " è un diacono assiro nato in Russia. Ha conseguito il Master presso la Scula di dottorato Santi Cirillo e Metodio. Speriamo quindi che avremo altri due o tre studenti, anche loro sacerdoti, che studieranno in quella Scuola, e che il diacono continui i suoi studi a livello post-laurea per ottenere il dottorato. Un altro sacerdote è appena arrivato dagli Stati Uniti e presta servizio a Rostov sul Don presso la nostra comunità locale, che attualmente non ha una chiesa. Serviva sotto la mia guida nella diocesi della California. Vorrei dargli la benedizione per un dottorato nel prossimo anno o due. - Quindi la questione della chiesa di Rostov sul Don è stata risolta? - La questione è in fase di risoluzione e naturalmente ringraziamo il Patriarcato di Mosca per l " assistenza fornita attraverso il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne. Stanno esaminando anche questo problema. Nel 2014, quando mi recai in Russia con il mio predecessore Catholicos, egli pose la prima pietra della nuova Chiesa di San Giovanni Battista (in assiro, Mar Yuhannan Maamdana). Purtroppo sono sorti alcuni ostacoli e non siamo riusciti a portarne a termine la costruzione. Quindi ora che torniamo a questo tema, dobbiamo costruire una chiesa in modo che la nostra comunità assira possa riunirsi attorno ad essa. - Durante il viaggio ha visitato i monasteri russi nella metropoli di Vladimir. La tradizione monastica è oggi preservata nella Chiesa assira d " Oriente? - Purtroppo attualmente non abbiamo monaci maschi nella Chiesa. Abbiamo un convento nella nostra arcidiocesi in India. Ma spero che in futuro potremo riprendere la tradizione del monachesimo. Certo, la Chiesa assira nel corso della sua storia è stata molto, molto attiva per quanto riguarda il monachesimo, ma a causa delle persecuzioni è stata praticamente distrutta, si potrebbe dire spazzata via. Quindi ora che la Chiesa sta recuperando le forze, speriamo che in futuro potremo far rivivere la tradizione monastica.

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Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill in occasione della condanna del metropolita Ionafan di Tulcin e Bratslav da parte del tribunale ucraino 07.08.2023 Il metropolita di tutta l " America e del Canada Tikhon porge le sue condoglianze per l " attacco terroristico a Krasnogorsk 25.03.2024 I Primati delle Chiese ortodosse russa e serba hanno presieduto la Divina Liturgia e i funerali del vescovo di Moravica Antonije nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca 16.03.2024 Sua Santità il Patriarca Kirill incontra il Primate della Chiesa ortodossa serba 15.03.2024 Sua Santità il Patriarca Kirill ha presieduto una riunione ordinaria del Supremo Consiglio Ecclesiastico 28.02.2024 Messaggio di auguri di Sua Santità il Patriarca Kirill a  Tamás Sulyok in occasione della sua elezione a Presidente dell’Ungheria 27.02.2024 Nel  15° anniversario dell " intronizzazione di Sua Santità il Patriarca Kirill, è stata celebrata una liturgia solenne nella Cattedrale di Cristo Salvatore 01.02.2024 Messaggio natalizio del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ 06.01.2024 Sua Santità il Patriarca Kirill ha presieduto una riunione giubilare del Consiglio interreligioso della Russia 07.12.2023 Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill sugli eventi avvenuti all " aeroporto di Machachkala 30.10.2023 Il Patriarca Kirill ha partecipato all " incontro del Presidente Vladimir Putin con i rappresentanti delle comunità religiose russe 26.10.2023 Sua Santità il Patriarca Kirill prega per tutti gli uccisi e i feriti dall’attacco missilistico sull’ospedale nella Striscia di Gaza 18.10.2023 Ha avuto luogo una riunione ordinaria del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa 11.10.2023 Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill in relazione alla ripresa delle ostilità nel Nagorno-Karabakh 19.09.2023 Hanno avuto luogo le trattative di Sua Santità il Patriarca Kirill con il Primate della Chiesa malankarese 06.09.2023 Dichiarazione di Sua Santità il Patriarca Kirill in occasione della condanna del metropolita Ionafan di Tulcin e Bratslav da parte del tribunale ucraino 07.08.2023

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Giustamente i padri concessero privilegi alla sede dell " antica Roma, perché la città era città imperiale. Per lo stesso motivo i 150 vescovi diletti da Dio concessero alla sede della santissima nuova Roma, onorata di avere l " imperatore e il senato, e che gode di privilegi uguali a quelli dell " antica città imperiale di Roma, eguali privilegi anche nel campo ecclesiastico e che fosse seconda dopo di quella. Di conseguenza, i soli metropoliti delle diocesi del Ponto, dell " Asia, della Tracia, ed inoltre i vescovi delle parti di queste diocesi poste in territorio barbaro saranno consacrati dalla sacratissima sede della santissima chiesa di Costantinopoli. E’ chiaro che ciascun metropolita delle diocesi sopraddette potrà, con i vescovi della sua provincia, ordinare i vescovi della sua provincia, come prescrivono i sacri canoni; e che i metropoliti delle diocesi che abbiamo sopra elencato, dovranno essere consacrati dall " arcivescovo di Costantinopoli, a condizione, naturalmente, che siano stati eletti con voti concordi, secondo l " uso, e presentati a lui”.  Questi canoni sono estremamente importanti, poiché è su di essi che ormai nel XX secolo alcuni teologi cercheranno di costruire una teoria della giurisdizione ecclesiastica mondiale di Costantinopoli (Istanbul). Ma è sufficiente leggere attentamente questi testi per essere sicuri che qui non si tratta di alcuna " giurisdizione universale " . Al contrario, i padri del Concilio limitano la giurisdizione dell " arcivescovo di Costantinopoli, dandogli il diritto di nominare metropoliti delle tre diocesi, nonché vescovi delle comunità straniere di queste stesse diocesi. Nell " impero romano di quell " epoca, c " erano molte tribù, germaniche e altre, che si stabilivano nell " impero come alleati (federati); non erano inclusi nella struttura amministrativa imperiale e le loro strutture ecclesiastiche erano dirette da vescovi speciali, direttamente subordinati al patriarca. Quindi, la 28° Regola di Calcedonia equiparava la Vecchia Roma e la Nuova Roma nei loro privilegi e trasferiva tre diocesi nella sfera della giurisdizione ecclesiastica di Costantinopoli: Asia, Ponto e Tracia.

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Per l " Ucraina una tragedia è stato il sangue di molte persone, versato nel mese di febbraio a Kiev. Sia la giustizia divina che quella umana esigono che su questa catastrofe sia fatta luce, subito e in maniera esaustiva. Tuttavia, i politici europei non hanno unità di opinione su questo tema, come su molte altre questioni riguardanti l’avvenire dell’Ucraina e del suo popolo. In questa situazione, il ruolo della Chiesa non è quello di pronunciare parole altisonanti, ma di pregare e condividere la sofferenza.   - Alcuni sostengono che i legami tra la Chiesa ortodossa russa e lo Stato siano troppo stretti. E’ d’accordo? E in che misura queste relazioni influenzano la vita della Chiesa e la sua integrità, in particolare relativamente al tema della sovranità dell " Ucraina? - La Chiesa ortodossa russa e lo Stato russo mantengono relazioni di rispetto reciproco, basate sui principi di cooperazione e non ingerenza negli affari l’uno dell’altro. Ma simili relazioni sono mantenute dalla nostra Chiesa con molti altri stati nel cui territorio essa svolge la sua missione. La Chiesa è il corpo di Cristo che vive secondo le leggi stabilite da Dio e segue i valori spirituali e morali manifestati nella Rivelazione divina. Il suo ministero è incentrato sulla cura del suo gregge, sulla tutela e promozione dei principi morali tradizionali nella vita privata e sociale, e sull " istruzione religiosa. La Chiesa ortodossa russa e lo Stato non interferiscono l’uno negli affari  dell’altro. Ciò non significa, tuttavia, che la Chiesa debba rimanere indifferente allo sviluppo della situazione in Ucraina.  Kiev è la culla dell " ortodossia russa e il suo nucleo originario, dal momento che è il luogo da cui il cristianesimo orientale iniziò a diffondersi nel territorio dell’antica Rus’. La Chiesa Ortodossa Ucraina, pur essendo pienamente indipendente amministrativamente, è parte integrante della Chiesa ortodossa russa. Ecco perché il dolore dei fedeli ucraini è il nostro dolore. Siamo profondamente turbati dalle manifestazioni di aggressione nei confronti dei nostri fratelli e sorelle ucraini da parte degli estremisti. In questi giorni, eleviamo le nostre preghiere affinché il confronto civile in Ucraina si fermi al più presto e il popolo ucraino possa tornare a una vita pacifica.

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С 2007 г. - осень 2010г. – главная медсестра больницы святителя Алексия митрополита Московского. Прихожанка храма святителя Николая в Кузнецах. скрыть способы оплаты Комментарии православный 6 февраля 2012, 01:11 Спаси,Господи! yana 5 февраля 2012, 06:15 Stroki stati vizvali v pamyati dve istorii iz jizni moih dorogih dedushek. Odnogo, beznadejnogo s diabetom posle peritonita vihodili zabotlivie medsestri i nanechki v zaholustnoi bolnize, a drugoi umer v reanimazii horoshei bolnizi posle uspeshnoi operazii po rezekzii jeludka v to vremya kak medpersonal otmechal kakoi to prazdnik i nikogo ne bilo v palate - mi tak i ne znaem chto je imenno sluchilos. Takie raznie istorii - spasenie beznadejnogo i tragediya gde ee nichego ne predveshalo. Raznoe otnoshenie, a razniza - jizn " spasennaya i jizn " poteryannaya. Spasi Gospodi! yana 5 февраля 2012, 05:59 Blagodaru za statiu. Kakoe eto chudo v nashe vremya bednoe na miloserdie, lubov - Hrani Gospod. Veru kajdii iz nas nevajno gde i kto, mojem nesti takoi dar ludyam vo Slavu Bojiu. бервинов сергей 3 февраля 2012, 13:05 Стоит свеча она одна,дает тепло и свет она С надеждай светит аганег и он радость всем нам несет,каждому тепло дает когда надежда счезает, там на акне стоит свеча она одна и тихо тихо молитвы в небо улетают и любовью сердца исцеляют! господь с вами!Мир вам. Яна 2 февраля 2012, 00:27 Я иногда чувствую,что не имею сил сопереживать больше людскую болью.Даже говорю дома,что только Бог сможет вынести всю боль,все страдания людские.Психическая нагрузка большая.Тогда молитва к Богу дает силы продолжить,как и при всех других испытаниях воли нашей.За своих " талантах " человек должен отплатиться Богу,отдавая теплоты ближнему,примерно. Тоже благодарю за статью журналистке Елену Меркулову,редакцию любимого портала Православие.ru,и,конечно,коллегу,Маргариту Смирнову!!!Пускай у вас не были искушения,были здоровы и счастливы!!! И как написал г-н Виктор,чувствую,что теперь и моя свеча посветит по-дольше и по-ярче!!! С Богом,друзья!!!

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Poi è stata la volta del presidente dell’Unione Russa dei cristiani evangelici, S. Ryahovsky, che ha rivolto il suo saluto ai partecipanti al forum. Il capo del dipartimento della Federazione delle Comunità ebraiche della Russia per la cooperazione con le Forze Armate, le Forze dell " Ordine e il Ministero delle Emergenze, rabbino Aaron Gurevich, ha rivolto i saluti a nome del rabbino capo di Russia Berel Lazar. Il rappresentante permanente e capo del Sangha tradizionale buddista di Russia (BTSR), sandjay lama Andrej Balzhirov ha trasmesso gli auguri del capo dei BTSR, Khambo Lama Damba Ayusheev. Poi è iniziata la sessione plenaria dedicata al tema «Le radici del sistema dei valori. Religione, etnia, nazionalità, identità dell " uomo moderno». Il metropolita Hilarion ha tenuto una relazione sul tema «Il Cristianesimo nell’Europa contemporanea: una nuova realtà». Alla sessione plenaria sono intervenuti anche il professore di diritto presso l " Università di Milano e membro dell " Istituto Europeo di Scienze Religiose e del Consiglio degli esperti dell " Associazione internazionale per la libertà religiosa Silvio Ferrari, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione del Patriarcato di Mosca V.R. Legojda, il vicepresidente del Consiglio dei Mufti della Russia Rushan Hazrat Abbyasov, il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Chiesa e società del Patriarcato di Mosca, arciprete Vsevolod Chaplin, e il coordinatore del servizio indipendente di ricerca «Sreda» A.Y. Bagrina. Il forum ha continuato il suo lavoro con sessioni di esperti sul tema «Stato e religione. Forme di convivenza sociali, politiche, giuridiche», «Il partenariato sociale tra Stato e religione. Aspetti della cooperazione, forme di sostegno finanziario, estensione di programmi comuni» e «Le sfide della modernità: la crisi della tolleranza e l’estremismo sotto slogan religiosi». Successivamente, in un " intervista con i giornalisti, il metropolita Hilarion ha espresso la sua opinione sull " evento, affermando: «Negli ultimi vent’anni ci sono stati molti di questi forum in varie città della Russia, ma a Mosca è il primo di questi forum, che è organizzato dal governo della capitale. Mosca è una città che conta milioni di abitanti, vivono in essa i rappresentanti di diverse tradizioni religiose e parlare del sistema di valori su cui edificare la nostra vita è un’iniziativa di grande attualità e molto giusta. Qualsiasi incontro contribuisce al consolidamento del nostro popolo, ci rende consapevoli del fatto che noi non viviamo solo in una casa comune, ma siamo direttamente responsabili della sua integrità e della sua sicurezza. In questo senso, questo tipo di forum è molto utile e necessario perché ci aiuta a proteggere la nostra casa e a capire che la società deve preservare la pace e l " armonia».

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Accettare Il sito utilizza i cookie per aiutarvi a visualizzare le informazioni più aggiornate. Continuando ad utilizzare il sito, l " utente acconsente all " uso dei metadati e dei cookie. Gestione dei cookie Festa di San Nicola a Mosca [gallery] Il 19 dicembre 2012, giorno della festa di San Nicola arcivescovo di Myra in Licia, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa di San Nicola ai Tre Colli. Con lui hanno concelebrato l’arciprete Vsevolod Chaplin, parroco della chiesa e presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, il vice presidente del medesimo Dipartimento, arciprete Georgij Roshchin, il clero della parrocchia. Al termine del servizio, l’arciprete Vsevolod Chaplin ha rivolto al presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne parole di benvenuto: " Eminenza, sono molto felice di darLe ancora una volta il benvenuto nella chiesa di San Nicola ai Tre Colli chiesa in cui servono molti suoi amici e conoscenti. Oggi è la festa della parrocchia, poiché si celebra la memoria di San Nicola, arcivescovo di Myra, santo che ha mostrato i molti doni ricevuti da Dio come vescovo della Chiesa di Cristo, per la sua vita di fede e la sua mitezza. La vita di questo santo, che è molto venerato in Russia, le sue sofferenze e le sue gesta con coloro che non volevano l " unità della Chiesa, e i modi gentili dell’arcivescovo di venire in aiuto delle persone, sia nella sua vita che dopo la sua morte, ci ricordano quanto sia importante, responsabile e difficile la missione del vescovo nella Chiesa. Il vescovo è un uomo che porta il peso della responsabilità e l " onere di prendersi cura dei peccati commessi da molte persone, che deve aiutare a superare attraverso il ministero pastorale. Il carico potrebbe forse essere insopportabile per un uomo solo, se non ci fosse il sostegno di tutta la comunità ecclesiale. L " unità del vescovo e del popolo di Dio, l " unità degli arcipastori e del clero, l " assistenza reciproca e il mutuo sostegno sono sempre stati manifesti nella vita della Chiesa e costituiscono uno dei capisaldi della vita ecclesiale, la forza della Chiesa.

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Con i Primati hanno concelebrato anche: il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; l’arciprete della Cattedrale di Cristo Salvatore Mikhail Ryazantsev; il segretario personale del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ l’archimandrita Aleksij (Turikov); l " arciprete segretario del patriarca serbo Giorgio Stoislavlevic; il rappresentante della Chiesa ortodossa delle Terre ceche e della Slovacchia presso il Trono patriarcale di Mosca, l " archimandrita Seraphim (Shemyatovskij); il fratello del vescovo Antonio e chierico della diocesi di Šabac della Chiesa ortodossa serba, l " arciprete Milan Pantelic; il rappresentante della Chiesa ortodossa in America a Mosca, l " arciprete Daniil Andrejuk; il consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ l’arciprete Nikolaj Balashov; il chierico del metochion della Chiesa ortodossa serba a Mosca, la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo alla Porta Yauza l " archimandrita Alexandr (Kotov); il vicepresidente del DECR, l " arciprete Nikolaj Lischenyuk; il vicepresidente del DECR e rettore della Chiesa della Resurrezione a Danilovskaja Sloboda, l " arciprete Igor Yakimchuk; sacerdoti e diaconi della delegazione della Chiesa ortodossa serba e clero della città di Mosca. Alla funzione erano presenti: il presidente del comitato per la proprietà e la proprietà terriera della Duma di Stato dell " Assemblea federale della Duma di Stato S. A. Gavrilov; l " ambasciatore serbo in Russia Momcilo Babic; il ministro serbo per il lavoro e la previdenza sociale Nikola Selakovic; il presidente del Partito popolare serbo Nenad Popovic; e il presidente della Fondazione internazionale per l " unità spirituale dei popoli ortodossi, professore V. A. Alexejev. Durante la funzione hanno pregato i parenti e gli amici del defunto vescovo, tra cui sua madre, sua sorella e sua nipote arrivate dalla Serbia. Gli inni della Divina Liturgia sono stati cantati dal Coro Patriarcale della Cattedrale di Cristo Salvatore sotto la direzione di I. B. Tolkachev. Il rito si svolgeva sia in slavo ecclesiastico che in serbo.

http://mospat.ru/it/news/91533/

– Il fatto che la diocesi sia effettivamente situata in due paesi crea alcune difficoltà. Per ovvie ragioni non possiamo tenere un " assemblea generale o un servizio generale. Ma il fatto che in questi paesi esista una sola diocesi della Chiesa ortodossa russa è una prova visibile che essa è stata creata per l’unico popolo, e parla anche della missione di mantenimento della pace che la nostra diocesi può svolgere nella penisola coreana. Per quanto riguarda le attività della Chiesa ortodossa russa, le autorità locali di entrambi i Paesi non creano ostacoli al nostro ministero. – Parliamo un po’ delle parrocchie. Quanti sacerdoti ci sono adesso nella diocesi e chi sono, dove hanno studiato? Approssimativamente quanti parrocchianici sono e quali sono le tendenze demografiche? - C " è una parrocchia nella Repubblica Popolare Democratica di Corea - la Chiesa della Santissima Trinità a Pyongyang, e nella Repubblica di Corea ci sono due parrocchie: a Seul e Busan. Diversi sacerdoti della chiesa di Pyongyang hanno ricevuto la formazione teologica nelle scuole teologiche della Chiesa ortodossa russa in Russia. Attualmente c " è uno ieromonaco in servizio in Corea del Sud, padre Pavel Choi, e un ierodiacono. Padre Pavel ha studiato teologia presso l " Accademia Teologica di San Pietroburgo. La comunità della parrocchia della Resurrezione a Seul conta circa 100 parrocchiani, a Busan ci sono circa 40 persone. Questi dati non includono le persone che vivono in Corea e, per vari motivi, visitano le celebrazioni molto raramente: qualcuno vive lontano, qualcuno non può venire regolarmente per motivi di lavoro, e ci sono molti casi simili in Corea. La maggior parte dei parrocchiani sono cittadini russofoni di diversi paesi della Comunità degli Stati Indipendenti, ma tra questi ci sono il 20-30% di coreani locali, così come altri stranieri provenienti da diversi paesi. – Come i coreani locali si convertono all’Ortodossia? Quanto spesso accade? Ci sono attività missionarie in corso? – Ciascuno dei nostri parrocchiani coreani ha trovato un proprio modo unico di conoscere la fede ortodossa. C " è una persona che era interessata a studiare la storia della Russia, e poi si è interessata all " Ortodossia, uno dei nostri parrocchiani ha letto diversi libri famosi di F.M. Dostoevskij e si è reso conto della profondità della tradizione ortodossa, c " è chi ha conosciuto la letteratura spirituale in coreano, e qualcuno è venuto nella Chiesa grazie ai suoi amici o ai coniugi di lingua russa. Il nostro lavoro missionario è limitato dalle nostre forze e capacità, intendo le risorse umane. Fondamentalmente, cerchiamo di condividere informazioni sull " Ortodossia attraverso i social network.

http://mospat.ru/it/news/90689/

исходили stato die. Выражение это имеет двоякий смысл: общий, под которым, следует разуметь день определённый. назначенный, положенный, и специальный смысл дня праздничного, так как в римском календаре такие дни назывались dies stati, dies festi. Но, в том или другом смысле мы будем принимать это выражение, оно очень хорошо будет соответствовать дню воскресному. День этот предпочтительно перед прочими был назначаем для общих молитвенных собраний христиан и выделял их религиозный культ от тех сроков, на которые падали римские праздники. В воскресенье составлялись более многолюдные, торжественные собрания, соединявшиеся с евхаристией, что не было общим правилом относительно других дней недели. – Далее, судя по указаниям письма Плиниева, христиане имели в этот день два различные по времени и по характеру собрания: одно рано утром, до восхождения солнца, для общих песнопений и молитв, другое позднее – для общественной трапезы. Когда говорится, что· собрание первого рода происходило до восхода солнца (ante lucem), почему Тертуллиан и называет эти собрания antelucani coetus, то выбор этого времени не следует объяснять из одного страха христиан пред язычниками. Мы знаем, что и ночные собрания их не укрывались от взора последних, но что эти тайные собрания даже особенно возбуждали подозрительность римских властей и не могли обеспечить христианам спокойствие; да и кроме того из показаний, отобранных Плинием, видно, что этот обычай держался у христиан издавна и существовал в такую пору, когда, гонения ещё не начинались, и христиане не терпели притеснений от язычников. Не удовлетворяет вполне и объяснение Землера, будто христиане посвящали богослужению ночное время потому, что ожидали пришествия Христова, именно в эту пору на основании слов ап. Петра: „придёт же день Господень, как тать ночью“ ( 2Пет.3:10 ). Вероятнее и целесообразнее объяснять происхождение обычая собираться для молитв в воскресный день ante lucem из самой идеи воскресного дня, из воспоминания о Христе, ранним утром воскресшем из гроба, на что и указывает Киприан, говоря: nos autem resurrectionem Domini mane celebramus (Epist. 63). Это последнее соображение про-

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